Luoghi di Interesse Artistico

La Rocca di Federico II

La torre di Federico II, così chiamata in onore dell’imperatore che la fece costruire tra il 1217 e il 1223, si erge sulla sommità del colle e costituisce, oggi come in passato, l’elemento più importante del centro storico sanminiatese.


L’ Oratorio del Loretino

L’oratorio nacque nel Duecento con la funzione di cappella privata per i governanti, interna al palazzo comunale. Dal 1399 vi fu venerata l’immagine del SS. Crocifisso fino al suo trasferimento, nel 1718, nella chiesa intitolata ad esso. Nell’ultima campata, separata dalle altre da una pregevole cancellata in ferro battuto, si trovano affrescate Storie della vita di Cristo, realizzate tra la fine del Trecento e l’inizio del Quattrocento. Il pregevole altare di legno intagliato, dorato e ornato di pitture e sculture, fu realizzato come voto dopo la pestilenza del 1527. A Francesco Lanfranchi, detto Spillo, fratello del più famoso Andrea del Sarto, si devono le pitture che lo decorano.

La Cattedrale

L’attuale costruzione risale al 1220-1250 e fu costruita su una precedente chiesa del 700, di questa antica chiesa dedicata a Santa Maria Assunta, restano, inseriti nella facciata, il leone rampante e mensola, un labirinto e la maschera demoniaca.
La chiesa, chiusa al culto dal 1378 al 1489 dai Fiorentini che l’avevano adibita ad armeria, fu riaperta nel 1489 ristrutturata e collegata alla torre di Matilde che divenne il campanile. Fu levata cattedrale con la bolla di papa Gregorio XV nel 1622.
Nel 1944 fu oggetto di un bombardamento che causò la morte di oltre 50 persone

Palazzo Grifoni

Fu fatto costruire da Ugolino Grifoni che affidò l’incarico a Giuliano di Baccio d’Agnolo che attuò una vera e propria rivoluzione urbanistica, demolendo antiche case trecentesche e arretrando il nuovo edificio rispetto al fronte stradale esistente, creando una piazzetta antistante la facciata.
L’edificio, smiabbattuto durante la seconda guerra mondiale, ha riacquistato da lacuni anni l’originario splendore i seguito a ristrutturazione.

Conservatorio di Santa Chiara

L’edificio risale al 1226. Nel 1785 fu trasformato in educando femminile. Con l’unità d’Italia il complesso passò sotto il Ministero della Pubblica Istruzione.
L’edificio in cotto conserva alcune parti originarie, in particolare il campanile e l’ambiente della ex sagrestia, sul cui portale, in una lunetta gotica, è inserita una formella marmorea raffigurante la Maddalena (sec. XIV).

Il Palazzo del Seminario

L’edificio del Seminario è sorto in un’area dove si trovavano case e botteghe addossate alle mura castellane; infatti l’andamento sinuoso della cinta muraria ha condizionato la facciata poliedrica della costruzione.
Le figure allegoriche entro i medaglioni e le iscrizioni con le sentenze dei Padri della chiesa furono affrescate dal pittore fucecchiese Francesco di Pietro Chimenti nel 1705.
Al piano terreno alcuni sporti a “T” testimoniano la destinazione a bottega artigiana medievale delle primitive costruzioni.

Situato di fronte alla chiesa del Santissimo Crocifisso, fu eretto intorno al 1300 per residenza dei 12 Difensori del popolo.
La sala del Consiglio conserva alcuni stemmi dei giusdicenti databili dal 1390 al 1500.
Vi si trova inoltre un affresco raffigurante la Vergine che allatta il bambino attribuito a Cenni di Francesco di Ser Cenni (1393-1415).

La Chiesa del Santissimo Crocifisso

La chiesa fu costruita per ospitare un crocifisso al quale i sanminiatesi attribuivno la protezione dall’epidemia della peste del 1631; il crocifisso si narra fosse stato lasciato da due viandanti nella metà del secolo XIII ad una vedova di San Miniato, con il passare degli anni diventò oggetto di devozione e fu assunto a simbolo della città fino appunto ad attribuirgli una chiesa.
Il progetto della chiesa è dell’architetto Antonio Maria Ferri e la costruzione, iniziata nel 1705, terminò nel 1718.
Il compito più difficile per l’architetto fu inserire l’edificio in un ripido pendio e renderlo armonico con le altre strutture medievali.
La chiesa ha la pianta a croce greca sormontata da un tamburo circolare e dalla cupola in cui è inserita una lanterna cieca.
All’interno si possono notare affreschi di Antonio Domenico Barberini (1712-1718).
Sull’altare maggiore il tabernacolo che custodisce la venerata immagine del crocifisso è chiuso da una tavola dipinta da Francesco Lanfranchi
Si narra che nel 1211 alcuni nobili sanminiatesi invitarono San Francesco che si trovava ospite presso la fattoria di Santa Gonda e gli donarono un luogo di culto e di ricovero per i suoi seguaci. L’edificio fu subito ingrandito seondo un progetto del frate Elia da Cortona, architetto del convento di Assisi. Nel 1276 iniziò la costruzione della nuova chiesa, alla quale nel 1343 furono aggiunti ambienti ad uso di convento e sagrestia. Ulteriori ampliamenti furono fatti nel 400 e successivamente tra il 600 e 700 fu ristrutturato il convento.
All’interno si trovano due choistri: quello dei “padri” risalente al secolo XVI e quello dei “novizi” del settecento.

Piazza Bonaparte

Di forma triangolare, è abbellita al centro dalla statua del Granduca Leopoldo II, detto “Canapone” . Per secoli sede del mercato settimanale è detta anche “piazza dei polli”. E’ circondata da palazzi costruiti tra il XVI e XVIII secolo da famiglie nobili sanminiatesi, e conservano tutt’oggi l’antica facciata originaria. In angolo, all’imbocco di via P.Maioli si trova l’oratorio dei Santi Sebastiano e Rocco.