San Miniato


San Miniato si trova nel cuore della Toscana, infatti per la sua posizione è chiamata la “città delle XX miglia”.
E’ una città d’arte con una lunga tradizione storica e culturale.
L’intero Comune conta poco più di 28.000 abitanti, di cui meno di 4.000 risiedono nel capoluogo. Si trova a 140 m sul livello del mare.
Le origini di San Miniato risalgono all’epoca etrusco-romana come testimoniano gli scavi di 1 necropoli del III sec. a. C. e quelli di una villa romana, i cui reperti sono visibili al Museo archeologico di Firenze. Il nucleo originario della città risale all’VIII sec. quando un gruppo di Longobardi edificarono una chiesa dedicata al martire San Miniato, dal quale prese il nome la città. Cresce molto nell’arco di 5 secoli da quando Ottone I di Sassonia nel 962 fa della città uno dei centri dell’amministrazione imperiale grazie alla costruzione del castello. Dopo il declinare della potenza sveva San Miniato diventa libero comune.
XIV sec. sottomissione alla signoria fiorentina. Si ribellarono anche a questa nel 1370 e 1396. Subì 2 assedi da parte dei Fiorentini e 1 da parte degli Spagnoli di Carlo V nel 1530. Gli spagnoli occuparono la città, ma furono cacciati dal fiorentino Francesco Ferrucci.
Fu sottomessa dal Duca Alessandro de’ Medici ed entrò a far parte del Governo Granducale (centro della Toscana medicea nel XVI secolo)
Metà XVII sec. importanti avvenimenti legati a Maria Magdalena d’Austria, moglie di Cosimo dei Medici. Alla morte del marito ebbe in eredità il governo della terra e del vicariato di San Miniato. Grazie a lei la città formò una propria diocesi e diventò sede vescovile nel 1622.
I Sanminiatesi furono così riconoscenti che decisero di innalzarle una statua, in P.zza della Repubblica, ma fu distrutta nel 1799 da una rivolta giacobina.
Forte sviluppo della città nel secolo successivo, sotto potere francese con Napoleone da 1804 al 1814.
Durante la seconda Guerra Mondiale, San Miniato fu teatro di un sanguinoso evento che ha lasciato profonde ferite nella storia della città. Il 22 luglio 1944, all’approssimarsi degli Alleati, i tedeschi decisero di riunire gran parte della popolazione nel Duomo. Nella mattinata però un colpo di artiglieria squarciò la navata di destra. I morti furono 55, un centinaio i feriti, in gran parte donne, vecchi e bambini. Negli anni si sono susseguite le ipotesi che il colpo di obice fosse Tedesco o Alleato, anche se ormai pare assodato che il proiettile d’artiglieria fosse stato un colpo errato degli americani, ma rimane sempre la responsabilità degli occupanti di aver ammassato la popolazione in un luogo non adatto e insicuro. Una lapide nella navata destra del Duomo è stata posta a memoria di questa strage. Di quest’avvenimento i fratelli Paolo e Vittorio Taviani entrambi nati a San Miniato, hanno preso spunto per la realizzazione nel 1954 di un film-documentario: San Miniato luglio ´44 , e nel 1982 per un dei loro film più famosi La notte di San Lorenzo, girato in parte nella cittadina, nelle sue campagne e in parte ad Empoli. I Nazisti in ritirata si resero anche responsabili anche della distruzione della Rocca di Federico II il 23 luglio del 1944 che da più di settecento anni dominava la Valdarno Inferiore.

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